il_sole_24ore_big
09/06/2017
by Francesco Prisco

Le grandi manovre nel settore dei motori elettrici mettono l’Italia al centro dello scacchiere. A Febbraio scorso il colosso giapponese Nidec ha rilevato la francese Leroy-Somer dalla statunitense Emerson Electric.

Un deal da 1,2 miliardi di dollari con ricadute importanti nello Stivale: Nidec Asi la ex Ansaldo Sistemi Industriali controllata dal player nipponico da ormai tre anni, in estate ingloberà infatti i siti Leroy Somer di Vicenza, Chennai (India) e Cleveland (USA) vedendo crescere la propria pianta organica di altri 158 addetti. L’allargamento del perimetro porterà un contributo concreto ai conti del 2017, se consideriamo che il fatturato dell’anno in corso dovrebbe chiudersi con un incremento del 15% mentre l’Ebit dovrebbe salire del 17 per cento.

Il tutto al termine di un 2016 gia da record: l’azienda guidata da Giovanni Barra a Marzo scorso ha chiuso un anno fiscale contrassegnato da un fatturato da 400 milioni di dollari per un incremento del 45 % sul 2015, mentre l’Ebit è cresciuto del 96 per cento, Un contributo significativo a un giro d’affari globale che per Nidec conglomerata da 160 mila addetti, ha raggiunto i 13 miliardi di dollari, Pesano soprattutto i Paesi extraeuropei (65% del giro d’affari) con l’Ue che vale il 35% del business di Nidec ASI e all’interno di questo 35 % l’Italia che si attesta a un 10 per cento.

IL BILANCIOLa “cura giapponese” alla ex Ansaldo ha portato piu che bene: rispetto a tre anni fa, quando Nidec la rilevò, il fatturato è cresciuto del 77% mentre l’Ebit ha visto un balzo in avanti addirittura del 240 per cento. Il fatturato cresce e Nidec Asi investe: 66 milioni le risorse messe sul piatto nel 2016 per ingegneria (24 milioni) macchinari (14 milioni) prodotti (8 milioni) e il nuovo stabilimento di Cinisello Balsamo (20 milioni).

Investe e assume: l’anno scorso sono state messe sotto contratto 200 persone che hanno portato a 1700 i dipendenti Asi, 1000 dei quali italiani. Performance assolutamente sorprendenti, se consideriamo che sono state centrate in settori di sbocco in fase critica come oil &gas e la scomparsa del business siderurgico con la diversificazione nello stoccaggio di energia sulle grandi reti nazionali, di cui oggi siamo il leader di riferimento sui mercati europei, con il più grande impianto europeo in Germania e avendo vinto oltre il 30% delle commesse recentemente assegnate da National Grid nel Regno Unito, Inoltre nello stoccaggio di energia abbiamo una presenza crescente in Sud America che include il fotovoltaico, più importanti applicazioni anche in India e Africa.

Anche la Russia, dove è in piedi una solida partnership commerciale con Transneft è terreno fertile, l’ultimo ordine per un valore di 13 milioni è di queste ore: per conto di REM, controllata Transneft, Nidec Asi realizzerà una sala prove sugli Urali.

Comments are closed.